Con la premiazione della taiwanese Sylvia Chao, vincitrice del Concorso Internazionale “Francesco Procopio Cutò” si conclude la diciassettesima edizione di Sherbeth, il Festival Internazionale del Gelato Artigianale che, dal 7 al 10 novembre, ha trasformato Palermo in un laboratorio diffuso di gusto, cultura e innovazione.
La giornata conclusiva è stata interamente dedicata al Concorso Internazionale “Francesco Procopio Cutò”, che ogni anno celebra la maestria dei gelatieri provenienti da tutto il mondo. Dalle 10 del mattino fino al tardo pomeriggio, la Sala dei Dipinti del Teatro Massimo ha ospitato la competizione tra i 50 maestri in gara, condotta da Eliana Chiavetta e la cui regolarità è stata certificata dal notaio Saverio Camilleri. I 50 gusti inediti di gelato artigianale sono stati assaggiati e valutati da una doppia giuria (tecnica e critica), a conoscenza solo degli ingredienti.

La cerimonia di premiazione, condotta da Tessa Gelisio e Danilo Poggio, ha trasportato il pubblico in un racconto fatto di emozioni, riconoscimenti e storie di artigianato.
L’organizzatore Davide Alamia ha ripercorso le tappe di un’edizione che ha saputo unire saperi, territori e nuove visioni del gusto: «Abbiamo cominciato con mille difficoltà nel 2007 a Cefalù e siamo riusciti, negli anni, a rendere Sherbeth un punto di riferimento per gli appassionati di gelato. Anche in questa edizione, nonostante la pioggia, sono arrivate 30.000 persone nei quattro giorni. Per questo voglio ringraziare la Città di Palermo, che ci accoglie sempre con grande entusiasmo».
Il Premio “Francesco Procopio Cutò” sbarca in Taiwan
Ad incoronare la taiwanese Sylvia Chao miglior gelatiera Sherbeth 2025 sono stati Amanda Dupas, Presidente della giuria tecnica, e Bang Gai, vincitore dell’edizione 2024. Chao, titolare della gelateria “Mountain in Blue” di Lukang Township, a Changhua, ha portato in gara il suo gusto inedito “Luce d’Oolong”.
Massimo Pastori, Direttore Commerciale di Bravo S.p.A., main partner del festival, ha premiato i due maestri gelatieri che si sono aggiudicati, in ex aequo, la medaglia d’argento: il marchigiano Antonio Luzi di “Makí” (Fano), con il gelato “Il Giardino di Babilonia” e il romano Valerio Gaveglia di “Gelasio”, con il suo gelato “Cosmopolita”.
Sul terzo gradino del podio il gelato “Caffè di lupino speziato” di un altro marchigiano, Antonio Russo, della Gelateria Biancamenta di Porto Recanati (MC), premiato dall’intero Direttivo tecnico di Sherbeth: Arnaldo Conforto, Giovanna Musumeci, Vittorio Pasquetti e Ruben Pili.
Durante la serata sono stati consegnati gli attestati a tutti i gelatieri partecipanti e assegnate le menzioni speciali dedicate alle figure che hanno segnato la storia del gelato artigianale.

Il premio Gelatiere più giovane – Premio “Giorgio De Pellegrin”, maestro capace di trasmettere ai giovani il valore dell’artigianalità, è stato consegnato da Arnaldo Conforto a Noè Pinetti, della Gelateria “La carapina” di Rivalta di Reggio Emilia.
Il premio Cura dei dettagli, intitolato a “Carlo Pozzi”, figura carismatica della gelateria italiana, che ha ispirato generazioni con il suo rigore, la sua umanità e la sua visione moderna del gelato, consegnato da Ruben Pili a Lorenzo Giacobazzi, della gelateria “Lorenzo Gelato & Dessert” di Fiorano Modenese (MO).
Vittorio Pasquetti ha consegnato il premio Innovazione, intitolato a “Luca Caviezel”, a Shanshan Yu, della gelateria “Vintagelato” di Nanjing, Jiangsu, in Cina.
Il premio Valorizzazione dei prodotti del territorio, intitolato al maestro dell’eccellenza siciliana “Santo Musumeci”, è stato consegnato da Giovanna Musumeci a Lorenza Bernini, proprietaria di “Lolla gelato”, Bolsena (Viterbo).
Il premio Naming e storytelling, consegnato dagli assistenti di laboratorio Stefano Cecconi, Ilaria Guerrieri, Jacopo Ibba, Omar Leoni, Marilù Maraglino, Sebastiano Pranteddu, Alessandro Zoli, Ilenia Zoli, si è sdoppiato ed è stato consegnato a Beatrice D’Arcangelo della “Latteria del Ringo” di Martina Franca (Taranto) e Martina Gazzarri della “Gelateria Ricci” di Follonica (Grosseto).

Ex aequo per il Premio della Critica, tra il gelato “Farid” di Loris Fabrizio Montanaro, di “Scilò Gelateria Contemporanea” di Chieti, e “Lavanda verde” di Alessandro Schintu, di “Glacier Alessandro di La Ciotat”, Francia, che hanno ricevuto il trofeo dal Presidente della Giuria, il giornalista Paolo Marchi, e da Andrea Mancuso Morini, Responsabile Comunicazione e Marketing del Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena.
La Presidente di Ostificio Prealpino, Aurora Minetti, ha consegnato il Premio della Giuria Popolare a Francesca Dassogno, della gelateria “Fattoria Dassogno”, che ha ricevuto il maggior numero di voti, dai fruitori di Sherbeth, con il suo gelato “Il Biondo”.
L’appuntamento è già fissato per novembre 2026, periodo scelto dagli organizzatori per destagionalizzare il gelato e il turismo, portando a Palermo una nuova edizione pronta a raccontare, ancora una volta, il futuro del gelato artigianale.

