Camporeale Days compie dieci anni e celebra questo traguardo con un’edizione che si annuncia particolarmente significativa, in programma dal 2 al 5 ottobre 2025, con il cuore delle attività sabato 4 e domenica 5 ottobre. Dopo lo stop dello scorso anno, la manifestazione torna con nuova energia, trasformando ancora una volta il piccolo borgo dell’Alto Belìce in un crocevia di vino, gastronomia, cultura e artigianato.
Nata nel 2014 da un gruppo di giovani della Pro Loco di Camporeale, l’iniziativa è cresciuta fino a diventare un evento di riferimento per la Sicilia occidentale e oggi riconosciuto come appuntamento enologico e culturale di rilievo nazionale, capace di attrarre migliaia di visitatori, operatori del settore e appassionati. La decima edizione conferma il suo respiro internazionale con una giornata B2B, giovedì 2 ottobre, dedicata alla stampa e agli addetti ai lavori, con masterclass, degustazioni di vecchie annate, visite in cantina e un grande banco d’assaggio.
Il tema scelto per quest’anno è quello delle erbe aromatiche, che diventeranno protagoniste di show cooking, workshop e laboratori pensati per raccontare la biodiversità mediterranea e il legame profondo tra natura e cucina. Nei due giorni aperti al pubblico, sabato e domenica, i visitatori potranno vivere un’esperienza diffusa: dai banchi d’assaggio dei vini della Doc Monreale alle tipicità agroalimentari locali, dai laboratori culturali agli spettacoli, fino alle visite guidate al Palazzo del Principe e al Museo di Camporeale. Come da tradizione sarà attivo un servizio navetta per accompagnare i wine lovers nelle visite alle aziende del territorio.
Protagoniste assolute saranno le cantine, espressione della ricchezza vitivinicola dell’Alto Belìce e della Doc Monreale. Quest’anno parteciperanno:
- Alessandro di Camporeale, azienda storica e familiare che da quattro generazioni valorizza il territorio con vitigni come Nero d’Avola, Perricone, Grillo e Catarratto;
- Candido Vini, realtà nata negli anni Ottanta e oggi all’avanguardia con una gamma che spazia dall’Inzolia al Petit Verdot;
- Domini Mediterranei, che unisce sostenibilità e terroir in blend moderni e identitari;
- Fattorie Azzolino, azienda biologica che unisce tradizione e innovazione a 400 metri di altitudine;
- Feudo Disisa, storico feudo della famiglia Di Lorenzo che da due secoli produce vino e olio coniugando innovazione e radici;
- Maenza Vini, storia familiare cresciuta tra dedizione e rispetto della biodiversità;
- Paoletti, viticoltori di Monreale che portano avanti da tre generazioni un lavoro artigianale e biologico;
- Pizzitola, con un’attenzione particolare ai vitigni simbolo Catarratto e Perricone;
- Porta del Vento, cantina biologica e biodinamica fondata nel 2005 da Marco Sferlazzo tra le colline ventose di Camporeale;
- Principe di Corleone, storica azienda della famiglia Pollara che abbina produzione vitivinicola e ospitalità;
- Spadafora Vignaioli in Sicilia, realtà biologica che lavora solo uve proprie e adotta pratiche sostenibili;
- Tenuta Rapitalà, grande tenuta tra Camporeale e Alcamo che rappresenta una delle firme più note della Sicilia del vino.
Accanto al vino ci sarà spazio per i sapori dell’Alto Belìce, con degustazioni di olio, formaggi, salumi, pane e dolci tipici, e per l’artigianato locale che si mostrerà con lavorazioni del legno, ceramica e ricamo.
Non mancheranno spettacoli musicali, mostre e attività culturali, rendendo la manifestazione una vera festa popolare che intreccia identità e spirito contemporaneo.