I colori del gusto, dieci calici per leggere il paesaggio etneo

 

Come raccontare le sfumature dei vini che nascono sul vulcano attivo più alto d’Europa? Con una degustazione guidata, arricchita da un “intruso” servito alla cieca. “La Etna e le sue vigne – il fascino dei versanti nord e sud”, masterclass conclusiva de “I colori del gusto” (Acireale, 23-26 ottobre), ha offerto la possibilità di attraversare idealmente il vulcano attraverso dieci etichette. I sommelier Mariagrazia Barbagallo e Antonio Grasso hanno accompagnato il pubblico in un percorso ricco di identità e sfumature.

Doc Etna Spumante, Apum 2017 – Cantine di Nessuno
Nerello Mascalese 100% – 48 mesi sui lieviti
Il viaggio comincia sul versante sud-est. L’azienda nasce nel 2012 per volontà di Seby Costanzo – oggi vicepresidente del Consorzio Etna Doc – e del figlio Gianluca. Il nome rimanda alla riflessione secondo cui la terra appartiene a tutti e, di fatto, a nessuno. Da qui etichette come Nuddu e Nenti. I vigneti, dieci ettari tra Fleri e Trecastagni, sorgono su conetti vulcanici spenti, con terreni profondi e ricchi di minerali. Le contrade Monte Gorna, Carpene e Monte Ilice ospitano le parcelle più alte. Apum, soprannome affettuoso dato a Seby dalla figlia Chiara, riposa 48 mesi sui lieviti. Il perlage è fine e continuo; il colore richiama il giallo paglia brillante. Profuma di agrumi, frutta rossa, erbe lievi e miele, con accenni burrosi e di pasticceria. In bocca mostra freschezza e una certa opulenza, chiudendo con una piacevole scia sapida.

Rosé Brut 50 mesi – Terrazze dell’Etna
Pinot Noir 80%, Nerello Mascalese 20% – 50 mesi sui lieviti
Sul versante nord, a Bocca d’Orzo, l’azienda fondata nel 2008 da Nino Bevilacqua gestisce circa quaranta ettari distribuiti in diverse contrade di forte impronta minerale. Le uve subiscono una breve macerazione in pressa; la vinificazione in rosato procede a temperatura controllata, con affinamento sulle fecce e successiva sosta in bottiglia di 50 mesi. Il colore è rosa cipria, il perlage sottile. All’olfatto emergono fiori, fragola, agrumi rossi, erbe aromatiche e note di crosta di pane. Il sorso è cremoso, agile, sostenuto da una bella acidità e una sapidità che prolunga il finale.

Passobianco 2024 – Vini Franchetti (Passopisciaro)
Chardonnay 100%
Il versante nord torna protagonista con la cantina fondata da Andrea Franchetti, figura chiave per la diffusione delle “Contrade dell’Etna”. Passopisciaro, nata nel 2000, conta 26 ettari distribuiti tra i 500 e i 1.000 metri, con suoli eterogenei e fortemente minerali. Il vino affina per il 90% in cemento e per il 10% in grandi botti di rovere, senza bâtonnage. Il colore è paglierino con riflessi verdi. Al naso frutta tropicale, pesca bianca, agrumi, miele e lievi toni tostati. Il gusto unisce morbidezza, struttura, freschezza e una lunga sapidità.

DOC Etna Bianco – Contrada Monte Gorna Vecchie Viti, Tenute Nicosia
Carricante 100%
A Trecastagni, tra i 550 e i 700 metri, la famiglia Nicosia guida un’azienda storica con 50 ettari distribuiti tra Etna, Vittoria e Noto. Monte Gorna, contrada a 700-750 metri, regala le uve di questa etichetta. Il vino affina in acciaio sulle fecce con bâtonnage, poi in barrique per un anno e un ulteriore anno in bottiglia. Il colore vira verso il dorato. Profuma di ginestra, camomilla e frutta bianca matura, con accenni di mandorla, miele e vaniglia. Il sorso è pieno e strutturato, sostenuto da freschezza e una buona tensione.

DOC Etna Rosato 2022 – Grotta dei Lamponi, Serafica
Nerello Mascalese 100%
A Nicolosi la famiglia Borzì coltiva vigne e ulivi da quattro generazioni. I terreni, tra i 300 e i 1.000 metri, ospitano varietà autoctone e piccoli appezzamenti di antichi vitigni. Il rosato nasce da uve poste a 900 metri. Il nome richiama una delle tante grotte etnee dove crescono spontanei i lamponi. Dopo una criomacerazione e un affinamento in acciaio, si presenta rosa cipolla con lievi sfumature aranciate. Al naso fiori appassiti, viola, rosa, amarena, fragola e ribes. Il sorso è energico, minerale, con una bella spalla acida e buona corrispondenza gusto-olfattiva.

DOC Etna Rosato 2024 – Vini Cannavò
Nerello Mascalese 90%, Nerello Cappuccio 10%
L’azienda, fondata negli anni ’50, vinifica sul versante nord le uve provenienti dalle contrade Porcheria e Montedolce. La fermentazione avviene in barrique per due mesi, l’affinamento prosegue in acciaio per quattro e in bottiglia per almeno un mese. Il colore è rosa brillante; al naso melagrana, amarena, agrumi, fiori e tracce balsamiche. In bocca mostra struttura, una decisa ripresa aromatica e un finale sapido.

Tenuta della Dainara 2022 – Cantoneri
Carricante, Catarratto e aromatiche in percentuali minori
L’azienda nasce nel 1997 a Solicchiata, attorno alla vecchia Tenuta della Dainara. Oggi conta 20 ettari, undici dei quali vitati, con suoli franco-sabbiosi e scheletro variabile. Il vino è un macerato: tre mesi sulle bucce in tini d’acciaio e sei mesi in barrique di terzo o quarto passaggio, seguiti da una lunga maturazione in bottiglia. Il colore ricorda la cipolla ramata. Profuma di ginestra, rosa, violetta, agrumi, fragola, albicocca e spezie dolci. Il gusto è fresco, persistente, armonico.

DOC Etna Rosso 2023 – Contrada Monte Serra, Benanti
Nerello Mascalese 100%
La storia viticola della famiglia Benanti affonda nel Settecento, ma è con Giuseppe Benanti, nel 1988, che nasce l’assetto attuale. Oggi l’azienda lavora su più versanti, in contrade diverse, tra cui Monte Serra.
Il vino affina un anno in tonneaux e poi in acciaio, con ulteriore sosta in bottiglia. Il colore è rubino; il naso offre frutta rossa, sottobosco, spezie, grafite e tabacco. Il sorso è pieno, con tannino integrato e buona persistenza.

DOC Etna Rosso 2020 – Contrada Sciaranuova, Tascante
Nerello Mascalese 100%
Tascante rappresenta, dal 2006, la presenza etnea di Tasca d’Almerita. I vigneti si trovano tra Sciaranuova e Pianodario, tra i 730 e i 780 metri, in un paesaggio di terrazzamenti, castagni e olivi. La vinificazione si svolge in acciaio; l’affinamento in grandi botti di Slavonia e, in parte minore, in tonneaux. Il colore è carminio scarico. Al naso violetta, arancia rossa, fragola, amarena e mora, con un tocco cipriato. Il sorso è avvolgente, profondo, con tannino elegante e lunga persistenza.

Moscato Passito 2018 – La Gelsomina
Moscato 100%
Sul versante nord-orientale, a Presa, La Gelsomina nasce negli anni ’80. Undici ettari di vigne circondano il lago aziendale, con varietà che includono nerello mascalese, carricante, catarratto e moscato. Le uve appassiscono naturalmente; il vino affina in acciaio per almeno otto mesi e successivamente in bottiglia. Il colore è dorato con riflessi ambrati. Al naso zagara, frutta bianca, miele, mandorla dolce e nocciola. La dolcezza viene bilanciata da una freschezza nitida che accompagna un finale armonioso e lungo.

Sono intervenuti tra gli altri: Roberta Termini, per Terrazze dell’Etna; Maria Cannavò, per Vini Cannavò; Santi Natola, per tenute Nicosia; Giovanni Gurrieri, per Cantina Gurrieri; Francesco Loi, per Cantine di Nessuno; Antonio La Fata, per Graci; Andrea Marletta, agronomo ed enologo di varie cantine; Rosa Ciancitto, per Cantoneri; Fabio Marco Maria Marcialis, brand ambassador di Horus.

di Gianmaria Tesei