La Michelin ha presentato a Parigi la nuova selezione mondiale delle Chiavi 2025, il riconoscimento che celebra l’ospitalità con la stessa autorevolezza con cui, da oltre un secolo, valuta la ristorazione. Non più soltanto stelle, dunque, ma anche chiavi: simboli di luoghi dove l’accoglienza diventa esperienza, dove la bellezza incontra la misura e il comfort si traduce in senso di appartenenza.
L’iniziativa, inaugurata nel 2024 e oggi pienamente consolidata, mira a definire un linguaggio universale dell’ospitalità, fondato su criteri di autenticità, qualità e coerenza estetica. «Le Chiavi», ha dichiarato il direttore internazionale delle Guide Michelin, Gwendal Poullennec, «sono un segno di fiducia: premiano chi offre non solo un letto o un servizio impeccabile, ma un’esperienza capace di toccare il cuore del viaggiatore».
In questa seconda edizione, che abbraccia oltre 120 paesi, l’Italia conferma la propria leadership: 188 strutture premiate, 13 con Tre Chiavi e numerosi nuovi ingressi. Tra le regioni più celebrate spicca la Sicilia, dove l’ospitalità si esprime come linguaggio naturale, intreccio di cultura, paesaggio e identità.
Nell’isola sono quattro le strutture che emergono in modo particolare: a Taormina, il San Domenico Palace, oggi parte della collezione Four Seasons, conquista le Tre Chiavi, il massimo riconoscimento. Un traguardo che sancisce la trasformazione di un luogo iconico in simbolo di eleganza contemporanea, capace di mantenere intatta la sua anima monastica e il respiro cinematografico che lo lega alla storia della città.
A Palermo, il Villa Igiea della collezione Rocco Forte entra tra le Due Chiavi come nuova icona della rinascita alberghiera siciliana. Un restauro che ha restituito luce a una delle dimore più affascinanti del Novecento, dove la classicità liberty si fonde con un servizio discreto e internazionale.
Sempre a Taormina, il Grand Hotel Timeo e il Villa Sant’Andrea, entrambi Belmond, si confermano con Due Chiavi, due volti diversi di un’unica visione dell’ospitalità: da un lato la terrazza affacciata sull’Etna, dall’altro la quiete della baia di Mazzarò.
Nel versante agrigentino, l’Adler Spa Resort Sicilia, a Siculiana Marina, riceve Due Chiavi per la sua idea di benessere immerso nella natura. È un resort sostenibile e raffinato, che dialoga con la Riserva di Torre Salsa e con il silenzio dei suoi panorami.
Infine, a Salina, l’Hotel Signum entra nella selezione con Una Chiave. Un riconoscimento che valorizza la filosofia di una famiglia, quella dei Caruso, che da anni trasforma l’isola in una destinazione dell’anima: la cucina, la terrazza, i profumi di capperi e gelsomino sono solo un tassello del racconto dell’ospitalità eoliana. Di seguito la lista delle 13 strutture isolane: 1 con Tre Chiavi, 4 con Due Chiavi e 8 con Una Chiave.
Tre Chiavi MICHELIN
-
San Domenico Palace, Taormina (A Four Seasons Hotel) – (N)
Due Chiavi MICHELIN
-
Villa Igiea, Palermo (A Rocco Forte Hotel) – (N)
-
Grand Hotel Timeo, Taormina (A Belmond Hotel) – confermata
-
Villa Sant’Andrea, Taormina (A Belmond Hotel) – (N)
-
Adler Spa Resort Sicilia, Siculiana Marina (Agrigento) – (N)
Una Chiave MICHELIN
-
Hotel Signum, Salina (Isole Eolie) – (N)
-
Wine Relais Feudi del Pisciotto, Niscemi – (N)
-
Donna Coraly Country Boutique Hotel, Siracusa – confermata
-
Lùme, Siracusa – (N)
-
Monaci delle Terre Nere, Zafferana Etnea – confermata
-
La Foresteria Planeta Estate, Menfi – confermata
-
Susafa, Polizzi Generosa – confermata
-
Masseria della Volpe, Noto – (N)