È iniziata la vendemmia in Sicilia. Le condizioni stagionali hanno finora favorito uno sviluppo regolare del ciclo vegetativo, con un ritorno alla normalità nei tempi di raccolta e una qualità delle uve considerata buona o molto buona in quasi tutte le aree. Secondo Assovini Sicilia, l’inverno piovoso e la primavera mite hanno permesso una gestione più lineare delle vigne, mantenendo nella maggior parte dei casi uno stato sanitario soddisfacente. Le stime, pur caute, parlano di una ripresa nella quantità rispetto al 2024, con aumenti fino al 20% in alcune zone.

Mariangela Cambria
“La Sicilia mostra una buona capacità di adattamento alle sfide climatiche,” commenta Mariangela Cambria, presidente di Assovini Sicilia. L’annata in corso, pur soggetta all’andamento meteorologico di agosto, si prospetta complessivamente positiva sia per la qualità che per i volumi. Le zone in dettaglio:
Sicilia Occidentale
La raccolta inizia con aspettative positive. “Le piogge di maggio e il clima mite hanno favorito la qualità,” spiega Filippo Buttafuoco, agronomo di Cantine Settesoli. I vigneti si presentano in buona salute, ma le stime produttive restano prudenti: “La quantità è in linea con la media degli ultimi anni.”
Sicilia Sud-Orientale
In questa parte dell’isola si registra un miglioramento significativo. Dopo un 2024 difficile, si stima un incremento produttivo del 20%. “Il Frappato si conferma varietà molto adattabile,” commenta Marco Parisi, enologo di Feudi del Pisciotto. La sanità delle uve è definita eccellente.
Isole Eolie
Sull’arcipelago la vendemmia è iniziata in anticipo. “Si privilegiano oggi vini più freschi e meno strutturati, anche per esigenze di mercato,” osserva Pietro Colosi. Le condizioni climatiche hanno favorito l’oidio, gestito con trattamenti mirati. Si prevede un calo del 15% nella quantità, mentre la qualità è buona.
Pantelleria
Avvio regolare e buone riserve idriche nei suoli. “La raccolta dello Zibibbo per il Ben Ryé comincia nei prossimi giorni a Punta Karace,” spiega Antonio Rallo di Donnafugata. Le quantità sono inferiori alla media, ma in miglioramento rispetto al 2024.
Etna
La raccolta è prevista da metà settembre. “Le condizioni attuali sono ottimali,” afferma Maria Carella, enologa di Tenute Nicosia. Le riserve idriche e un andamento termico favorevole hanno portato a una maturazione regolare. Si stima un incremento produttivo del 10%.
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Assovini Sicilia
Fondata nel 1998 da Giacomo Rallo, Diego Planeta e Lucio Tasca, Assovini Sicilia oggi conta 101 aziende associate che producono circa 900 etichette. Ad unire gli associati è il grande amore per la propria terra e la consapevolezza che il vino siciliano rappresenti un valore unico nel panorama enologico italiano e mondiale. Attraverso la Fondazione SOStain Sicilia, Assovini è inoltre impegnata nel promuovere e supportare la sostenibilità sociale, economica e ambientale, incentivando le buone pratiche per una vitivinicoltura sempre più green. Un’associazione dinamica e contemporanea che ha già tracciato la rotta per il futuro puntando sulle nuove generazioni.
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