Ricci Weekender, il festival più cool e internazionale ai piedi dell’Etna

 

Con il brunch presso la Cantina Benanti e la chiusura in musica da Radicepura, si è chiuso il Ricci Weekender, il festival internazionale che offre in un unico cartellone il meglio tra cucina, vini siciliani e musica.

Nel cuore della Sicilia orientale, tra l’Etna e il mare, il festival mette insieme cucina contemporanea internazionale, club culture,  jazz e musica indipendente, in un format che si conferma vincente.

Nato dalla collaborazione tra il circolo Mercati Generali, la radio britannica con base a Londra Worldwide FM fondata dal dj e producer Gilles Peterson, e il cuoco Ed Wilson del ristorante Brawn di Londra, Ricci Weekender porta nel nome il sentimento guida della sua identità che lo rende unico sulla scena nazionale: creare un club di viaggiatori da ogni parte d’Europa e d’Italia- i weekender- che si ritrova ogni anno in quest’angolo di Sicilia per riscoprire la bellezza della condivisione e dell’essere comunità.

Gli appuntamenti dell’edizione 2022 hanno scelto venue storiche a Catania e provincia:  i Mercati Generali, le sale del Palazzo Biscari, testimonianza del più bel barocco siciliano, il cortile del monumentale Castello Ursino e il giardino botanico di Radicepura a Giarre.

Come di consueto, la brigata di cucina di Ricci Weekender è guidata da Ed Wilson, per quest’edizione affiancato dal cuoco italo egiziano Mitshel Ibrahim del ristorante Ombra di Hackney, e da tre eccellenze siciliane: il vulcanico “etneo doc” Seby Sorbello, Salvatore Giardina di Vitis, e Massimiliano Vasta di Vico Astemio, la raffinata cucinoteca di Riposto (CT). Tutti, sono stati protagonisti delle cene che hanno preceduti i concerti, con uno speciale menù e paring  di vini delle migliori cantine siciliane: Benanti, Davide Bentivegna, Fabio Ferracane, Nino Cali, Vini di Anna, Marabino, Porta del Vento e Pietradolce.

Ed Wilson, tra i cuochi più rappresentativi della ristorazione inglese, è  anche il fondatore del ristorante “Brawn” sulla Columbia Road di Londra.  Appassionato di cucina siciliana, si lascia ispirare dai prodotti  dell’Isola per reinterpretare i piatti cult del suo celebre menù di bistronomia .  Ad affiancare lo chef inglese c’è anche il cuoco italo egiziano Mitshel Ibrahim del ristorante Ombra di Hackney, dal 2011 una vera e propria istituzione della cucina italiana nell’Est End di Londra, famoso per la selezione di vini naturali e piatti da tutte le regioni di Italia.

In cantina da Benanti. Le foto sono di Emiliano Zingale

Ad aver ospitato il brunch domenicale è stata la storica  Cantina Benanti, partner del festival. Nell’ottocentesca tenuta di Viagrande alle pendici dell’Etna, con vigneti che si estendono a perdita d’occhio, le etichette della storica azienda etnea hanno accompagnato i piatti di Seby Sorbello,  ambasciatore dell’Etna  e chef di Sabir Gourmanderie, Zafferana Etnea.

Omaggio anche allo street food a base di pesce con il fish bar “Anchovy” di Aci Trezza.

Ma Ricci Weekender è anche musica, con una line up ricercata che ha visto protagonisti la musica partenopea Napoli Segreta, il nu jazz inglese dell’italianissima polistrumentista Maria Chiara Argirò; le atmosfere del duo Gebbia&Gerbino con il progetto Bhakti tra ambient, sperimentazione e ritmi indiani; la world music del dj e producer Marco Buscema, per l’apertura del festival il 9 settembre a Palazzo Biscari; Rbsn al secolo Alessandro Rebesani, compositore, produttore e musicista italo-americano che fonde jazz, cantautorato, folk ed elettronica, Alioscia aka Bbdai, Alioscia Bisceglie, frontman insieme a Giuliano Palma della storica band Casino Royale. E ancora il sound tropicale di psichedelia elettronica, afrodub, e tropical bass di Sonido Savage, nuovo progetto del dj producer e percussionista Jah Sazzah .

Tra gli ospiti stranieri Rebecca Vasmant, musicista, produttrice e DJ di Glasgow; Secret Night Gang da Manchester, Antal, producer olandese tra le figure più influenti della club culture europea; Laani, artista dallo stile eclettico e ipnotico tra neo-soul, afro riddim, broken beat e house; Muva of Earth, l’astro nascente dell’alternative jazz dalle influenze afro futuristiche; il producer remixer e dj norvegese Prins Thomas, e Mr Scruff. Gran finale  con Gilles Peterson, a Radicepura, uno dei luoghi più rigogliosi e suggestivi della Sicilia che ha ospitato la chiusura del festival.

di Liliana Rosano


 

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